Sabato 10 Agosto 2019 • Ore 18:00 - Anfiteatro Masseria
Rosa Marina di Ostuni (BR)
SALUTI:
Avv. Guglielmo CAVALLO – Sindaco di Ostuni
Prof. Antonio Felice URICCHIO – Consiglio Direttivo ANVUR
Avv. Domenico CEA – Presidente Consorzio Rosa Marina
MODERATORE:
Ing. Angelamaria ALTIERI (ARPA Puglia)
RELAZIONI :
Prof. Giuseppe MASTRONUZZI :
Direttore Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali
“Dinamica e morfologia della fascia costiera”
Dott. Nicola UNGARO :
Direttore Scientifico ARPA Basilicata
“Gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate – linee guida”
Dott. Salvatore VALLETTA :
Presidente Ordine dei Geologi della Puglia
“Dissesto geo-idrogeologico e tutela del territorio”
DISCUSSIONE E INTERVENTI :
Arch. Angela Milone – Dir. Parco Naturale Reg. Dune Costiere
Prof. Ing. Dora Foti – ( DICAR – Politecnico di Bari)
Questi mesi e tutti quelli che hanno preceduto la nostra estate a Rosa Marina hanno visto l’intera penisola italiana attraversata da perturbazioni atmosferiche brevi ma molto intense. È normale che le piogge, a un certo grado di intensità e durata, cadendo su un territorio geologicamente giovane e strutturalmente fragile come quello italiano, causino fenomeni pericolosi quali inondazioni e frane in zone che i bravi geologi classificano appunto come pericolose. È vero che il clima sta cambiando e che assistiamo sempre più frequentemente ad eventi meteorologici eccezionali, però se guardiamo indietro nel tempo, quando ancora il cambiamento climatico non aveva assunto il valore odierno, troviamo ugualmente eventi eccezionali. Il mancato assorbimento dell’acqua da parte del terreno, in gran parte cementificato, il restringimento degli alvei fluviali, la mancanza di difesa delle pendici montane più esposte ne sono in gran parte responsabili. Il ciclo di erosione, trasporto, deposito esiste da sempre e non può essere interrotto con nessun mezzo. Inoltre, i sedimenti marini, le foglie della poseidonia e le porzioni di trochi depositati dalle mareggiate non rendono la nostra spiaggia sporca perché sono elementi naturali presenti in una spiaggia pulita e viva e contribuiscono ad alimentare e conservare le nostre dune. Lo sporco è altro: plastica, metalli, vetro e mozziconi di sigarette. I sistemi dunali costieri, sopravvivono attualmente in un numero alquanto ristretto di zone e tuttora sono minacciati da gravi e avanzati meccanismi di degrado legati essenzialmente alla diffusa antropizzazione e all’erosione dei litorali, che interessa oltre un terzo dei circa 3.250 km di spiagge ed è strettamente connessa all’alterazione dei cicli sedimentari causata dagli interventi antropici nei bacini idrografici e lungo costa. I sistemi dunali costituiscono, infatti, una protezione per gli ambienti di retrospiaggia e un accumulo di sabbia in grado di alimentare la spiaggia e quindi di contrastare in parte gli effetti dell’erosione. Da qui l’importanza della manutenzione e valorizzazione di tali sistemi, ricordando che al loro buono stato di conservazione è intimamente legato quello degli altri ambienti connessi, i quali, oltre alla funzione strettamente ecologica, rivestono anche un notevole valore economico. Questo incontro tecnico-divulgativo vuole essere una testimonianza di quanto sia importante la difesa e la tutela dell’ambiente di tutte le aree del territorio nazionale. Lo scopo è quello di non dimenticare e non far dimenticare ai tecnici, alle popolazioni, ai politici quanti e quali rischi corre la bella Italia per costituzione geologica, cambiamenti climatici, incuria e uso scriteriato del suolo e salvaguardia delle nostre coste.
Il CDA intende promuovere e valorizzare misure per tutelare la biodiversità marina e promuovere il risanamento degli ecosistemi marini attraverso un approccio ecosistemico rispettoso dei cicli biologici naturali, promuovere l’attuazione di un approccio di gestione integrata e sostenibile delle zone costiere quale processo dinamico per la gestione e l’uso sostenibile delle zone costiere, tenendo conto nel contempo della fragilità degli ecosistemi e dei paesaggi costieri, della diversità delle attività e degli utilizzi, delle loro interazioni, della vocazione marittima di alcuni di essi e del loro impatto sulle componenti marine e terrestri. Tra gli obiettivi specifici vi sono misure per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori del turismo balneare sulla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi marini.
Per affrontare la complessità della tematica, il CDA affronta molteplici aspetti critici che insistono sull’ecosistema marino-costiero, tra cui l’annoso problema della gestione delle biomasse vegetali spaiggiate (BVS) e degli accumuli di posidonia spiaggiata. Nello specifico, vengono indicate le modalità di gestione maggiormente rispettose degli equilibri ecosistemici e dei cicli biologici naturali in linea con gli studi più avanzati in materia.
La Regione Puglia – Servizio Demanio e Patrimonio, in data 22/06/2015, ha approvato, con D.D. n. 229, le “Linee Guida per la Gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate (B.V.S.)”
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha pubblicato la Circolare del 20.05.2019 concernente la “gestione degli accumuli di Posidonia oceanica spiaggiati”.